di e con
MICHELE ABBONDANZA E ANTONELLA BERTONI
musica
W.A.MOZART - T. WAITS
produzione
COMPAGNIA ABBONDANZA/BERTONI
durata: 25’ - anno di creazione 1996
ATTUALMENTE NON IN CIRCUITAZIONE
Chiusi in una stanza dalle mura invisibili e dure, luogo dell’anima e dell’abitudine. Attraverso il buco della serratura filtrano profumi decadenti e colori in bianco e nero di una segregazione voluta e di una relazione estrema e pericolosa.
Soli, ma così in due da sembrare uno, legati come fratelli siamesi: con il passato incollato al cuore e la musica di Mozart insinuante sotto pelle.
Patetici nel loro cercarsi sotto il peso di autentici sintetici dolori.
L’obbligo di vivere, il dovere senza scampo di amare.
Architetti del corpo o carnefici dello spazio, belle addormentate o belve in agguato, giocano al dramma dell’abitudine quando l’opportunità di esistere diventa normalità, e la vita reale più sognante e incomprensibile del sogno.
Michele Abbondanza
Il lavoro nasce da uno studio sul pittore Wainer Vaccari, in particolare dal suo quadro Per terra. Studiato per essere eseguito in uno spazio ristretto (m. 4x4), ha mantenuto questa sua caratteristica di "danza da camera".
Studio di un interno è stato anche il primo nucleo di lavoro per Mozart Hotel
1996. Squadro Stamperia – Bologna; Carambolage – Bolzano
1997. Galleria d’Arte Goethe – Bolzano; Interzona – Verona