Alcesti

HO MALE ALL'ALTRO – I PARTE

Euripide/Rilke

di
MICHELE ABBONDANZA E ANTONELLA BERTONI

con
ELISA CUPPINI, ANTONELLA BERTONI, MICHELE ABBONDANZA

musiche a cura di
MAURO CASAPPA

scene e luci
LUCIO DIANA

assistente al progetto
VERONICA MELIS

collaborazioni all’allestimento
ALESSANDRO BEDOSTI, PATRIZIA CAGGIATI, PAOLA CRECCHI

tecnico luci
ENRICO PECO

tecnico audio
MAURO CASAPPA

organizzazione e ufficio stampa
LUISA COSTA, CHIARA BILLE

produzione
COMPAGNIA ABBONDANZA/BERTONI, REGGIO EMILIA DANZA

coproduzione
CENTRO INTEATRO/POLVERIGI, DRODESERA/CENTRALE FIES, BOLZANO DANZA,
CSS UDINE, CENTRO S. CHIARA/TRENTO

con il sostegno di
MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI – DIP. SPETTACOLO
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO - ASSESSORATO ALLA CULTURA

si ringrazia
TEATRO LA NUOVA FENICE DI OSIMO, TEATRO COMUNALE DI CAGLI,
TEATRO PETRELLA DI LONGIANO

 

durata 65’ - anno di creazione 2002

 

 

Alcesti, riprende uno dei temi classici della fiaba popolare: il sacrificio per amore. Uno dei due amanti, o sposi, accetta di morire per l’altro. In Alcesti è la donna a sacrificarsi. L’accettazione del sacrificio coincide col suo compimento: nel giorno delle nozze la moglie offre la sua vita e muore.Dopo alcune incursioni più o meno legittime nel mondo della prosa e musicale, un ritorno alla “forma”, alla sua semplice ambiguità poetica, come possibilità e potenzialità tra le più coerenti e dirette di relazione teatrale.


Approfittando della nostra personale stagionatura ed esperienza di coppia, un canto alla “durata”, intesa, questa, come l’entità che dà contorno a quanto ha tendenza a dissolversi; uno spettacolo falsamente autobiografico, con il necessario scarto che il teatro e la drammatizzazione devono dare.
Alcesti si può intendere anche come la seconda tappa di un percorso partito dieci anni fa con Terramara: l’inizio di una storia d’amore, naïve e bucolica, fino all’aggiornamento, in corso d’opera, di due amanti incalliti.

 

 

Capita raramente di assistere a spettacoli capaci di ammutolirti. Questo Alcesti ne è stato capace, lasciare lo spettatore senza parole con un raffinato gioco di svelamento di sé e conoscenza dell’altro, di cui nessuno in sala credo possa non essersi riconosciuto. […] La coppia Abbondanza/Bertoni ha saputo offrire ai corpi danzanti e alle loro pulsioni un contesto di senso, un percorso, una storia, mettendo in risalto un’accurata ricerca drammaturgica, tanto necessaria quanto rara nella danza.

Cristina Ceretti, “Ultime notizie”, 17 giugno 2002



Per l’Alcesti il Teatro Studio del Nuovo Comunale (di Bolzano) era affollato, con file di persone sedute per terra; il pubblico ha seguito lo spettacolo in religioso silenzio, sfumato in un lunghissimo applauso finale, forte come un abbraccio, a tutta la Compagnia.

Sandra Matuella, “Trentino”, 25 luglio 2002



Il matrimonio ha inizio, la musica è trascinante, i due festeggiano, ma sono ancora più marionette di prima. […] La loro è una danza dolentissima, affidata a veloci movimenti a scatti: è una danza ricca d’amore e di fatica, sulla quale già incombe la sensazione di qualcosa di ingovernabile. […] L’immagine è semplice, ma, e accade di rado di questi tempi, colpisce al cuore. […] La bravura dei due coreografi è quella di affidare a scelte linguistiche precise, concentrate, i messaggi dell’anima.

Francesca Pedroni, “Danza&Danza”, luglio/agosto 2002



Scartati tanti personaggi d’Euripide i protagonisti Admeto (Abbondanza), Alcesti (Bertoni) e Thanatos (Cuppini) agiscono nelle quattro sezioni dell’affascinante spettacolo: conoscenza, matrimonio, sacrificio, separazione. […] questo “Alcesti” lascia adito a più interpretazioni: nell’intreccio dei movimenti (da burattini, teatro giapponese o dei pupi) solo la Morte cede a una certa prevedibilità mentre spiccano gli altri assoli, momenti alti di una danza misteriosa, poeticamente loquace.

Marinella Guatterini, “Il Sole 24 ore”, 29 dicembre 2002



Entre mou et dur, les corps de ces drôles des poupées adoptent une démarche disloquée qui accentue le malaise vis-à-vis de ces êtres qu’on ne sait dans quelle catégorie ranger. Ils en deviennent des prototypes, pantins d’un destin qui leur échappe et les engloutit sans demander leur avis. Un effroi nimbe le plateau, nasse sans issue dans lequel se joue cette farce macabre et brinquebalante. Sur des vagues de musique lyrique enflées comme un raz de marée, Alcesti maintient son parti pris drolatique et tordu jusqu’au bout, distillant un malaise rare.

Rosita Boisseau, « Le Monde », 7 octobre 2004




È una coreografia di grande intensità emotiva, di una sensualità algida ma penetrante, che ancora una volta evidenzia la sapiente originalità della coppia Bertoni e Abbondanza, tra i protagonisti assoluti della scena non solo italiana […].

Andrea Marcheselli, “La Gazzetta di Modena”, 28 novembre 2004



In un finale suggestivo lo spirito di lei sembra volare sul fondo alle spalle di lui, impietrito alla ribalta, quasi ripiegato su se stesso. Una prova di alta poesia teatrale [...]. È insomma il movimento e non la sola assenza di parola a fare la danza, mentre qui proprio la statuarietà, il plasticismo sembra prendere il sopravvento lasciando di ghiaccio anche il pubblico.

Lorenzo Tozzi, “Il Tempo”, 9 settembre 2005

Corpi narranti
di Marco Baliani (attore e regista)

ITALIA
2002. Reggio Parma Festival - Teatro Ariosto - Reggio Emilia (prima nazionale - 15 giugno); Il Filo d’Arianna Festival - Teatro Comunale - Belluno; Bolzano  Danza - Nuovo Teatro Comunale di Bolzano - Bolzano; Drodesera Festival -  Centrale Fies Dro (TN); Enzimi Festival 2002 - Deposito Atac (Grottarossa) - Roma;  Teatro Comunale di Cagli - Cagli (PU); CRT-Teatro dell’Arte – Milano.


2003. Teatro Kismet Opera - Bari; Teatro degli Illuminati - Città di Castello (PG);  Teatro Zanon - Udine; Teatro delle Briciole - Parma; Teatro Comunale -  Monfalcone; Teatro Sociale Trento; Abbazia di S. Zeno - Pisa; Danza Estate – Ex  chiesa di S. Agostino – Bergamo; Teatro Solvay – Rosignano Solvay (LI); Teatro Camploy – Verona; Auditorium S. Niccolò – Chioggia.

2004. In danza immersion - Teatro Bellini – Napoli; Festival Fabbrica Europa: A  tempo - Teatro Cantiere Florida – Firenze; Tracce Mediterranee - Teatro  Verdi – Sassari; L’altra danza, Le vie dei festival - Teatro delle Passioni –  Modena; Teatro dei Rozzi – Siena.

2005. Teatro Giuditta Pasta – Saronno (VA); ETI Altre Scene 05 – Teatro Vascello  Roma.
 
ESTERO
2002. Monaco Dance Forum - Salle des Varietés - Montecarlo (Principato di Monaco).

2003. Festival Unidram 2003 - Fabrik - Potsdam (Germania); Festival euro-scene Neue Szene – Leipzig (Germania).

2004. Théâtre de Grasse – Grasse (Francia); Festival Schöne Aussicht - Theaterhaus Stuttgart (Germania); Festival DanseM  - La Friche la Belle de Mai - Marsiglia (Francia).

2006. Internationales Theater Festival Glauben - E-werk – Freiburg (Germania).

Finalista Premio Ubu 2002

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