Sketches of freedom

un progetto coreografico di Tommaso Monza

con Andrea Baldassarri, Marco Bissoli, Lucia Pennacchia, Tommaso Monza

 

musiche originali Tommaso Monza

luci Andrea Gentili

scene Tommaso Monza

 

produzione NatiScalzi DT, Compagnia Abbondanza/Bertoni

coproduzione Kilowatt Festival

progetto sostenuto dal bando Anghiari Dance Hub 2015

progetto sostenuto nell’ambito delle residenze ministeriali della regione Lazio da 20 Chiavi Teatro

progetto sostenuto dal progetto di residenza della Compagnia Sosta Palmizi

progetto finalista al Premio Prospettiva Danza

 

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Sketches of Freedom è un progetto coreografico che si interroga sul concetto di libertà creativa.

Una coreografia che si apre a quadri e flussi di coscienza sul tema. Una partitura che lascia pochi spazi a libertà individuali e tuttavia mostra possibilità di apertura verso altri modi di agire.

Lo spettacolo è un fluire di immagini e riflessioni abbozzate e annotate nello spazio scenico. Segni su una lavagna che non è abbastanza grande per contenere con chiarezza il tema trattato.

Sketches of Freedom è in evoluzione, è fluido e ingestibile, attraversa riflessioni lineari ma anche momenti di anarchia artistica... muta forma continuamente seguendo come unica logica quella delle riflessioni sparse.

I danzatori rappresentano un’umanità che brilla e fallisce, che gioca alla rivoluzione, che crede di poter sopravvivere a se stessa. Un’umanità che cerca di andare insieme sotto le dittature ritmiche, che crede di potersi organizzare per poter cambiare, che si manifesta completamente nel fallimento e nella solitudine di una stanza chiusa.

Una coreografia fissa, ossessiva. Una partitura che lascia pochi spazi a libertà individuali.

L’ossessione della sequenza aumenta il bisogno di libertà e una riflessione costante sul nostro modo di operare fa da sfondo.

Tuttavia il ritmo, le possibilità che emergono dalla ripetizione, la diversa fisicità degli interpreti aprono le maglie della coreografia stessa e donano momenti di epifania del singolo.

Ma cosa succede quando il singolo prende il sopravvento?

Sketches of Freedom mischia le carte fra performance e teatro, politica e cultura, ricerca del proprio spazio ed abbandono agli eventi stessi.

La ritualità incalzante forse è l’unica via che, come in un sabbath, lascia la speranza di uscire da noi stessi cercando quel ruolo di “tramite” che l’arte per un poco ci dona.

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