La morte e la fanciulla

regia e coreografia
MICHELE ABBONDANZA E ANTONELLA BERTONI
con
ELEONORA CHIOCCHINI, VALENTINA DAL MAS, CLAUDIA ROSSI VALLI
musiche 
F. SCHUBERT: LA MORTE E LA FANCIULLA 
titolo originale DER TOD UND DAS MÄDCHEN
ideazione luci 
ANDREA GENTILI
luci
ANDREA GENTILI e CLAUDIO MODUGNO
video
JUMP CUT
organizzazione 
DALIA MACII
amministrazione e coordinamento
FRANCESCA LEONELLI 
ufficio stampa e comunicazione
SUSANNA CALDONAZZI
produzione 
COMPAGNIA ABBONDANZA/BERTONI
con il sostegno di 
MiBACT DIREZIONE GENERALE PER LO SPETTACOLO DAL VIVO 
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO – SERVIZIO ATTIVITA’ CULTURALI
COMUNE DI ROVERETO - ASSESSORATO ALLA CULTURA
FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI TRENTO E ROVERETO
ringraziamo
DANIO MANFREDINI, TOMMASO MONZA, LUCA FRONZA

Vincitore Premio Danza&Danza 2017 come miglior produzione italiana dell'anno
Finalista Premio Ubu 2017

durata 55' - anno di creazione 2017

In scena tre differenti "capolavori":
Uno musicale: il quartetto in re minore "La morte e la fanciulla".
Uno fisico: l'essere umano nell'eccellenza delle sue dinamiche. 
Uno spirituale-filosofico: il mistero della fine e il suo continuo sguardo su di noi.

Come già Matthias Claudius nel testo del Lied e Franz Schubert nel quartetto d'archi in re minore, abbiamo seguito il tema della morte accompagnata a giovani figure femminili sul crinale di un confine oscuro tra sessualità e morte; nello spettacolo questi due aspetti sono così distinti: piano coreografico (la fanciulla) e piano video (la morte). 

LA COREOGRAFIA. La danza e la musica di Schubert appartengono al mondo della "Fanciulla". Sul palcoscenico orizzontale la coreografia, una sorta di stenografia bruciante, segue rigorosamente, fino all'evidenza e all'eccesso, gli impulsi musicali: ottocenteschi e romantici. In questa direzione troviamo i corpi nella loro essenza: privi finanche di quell'ultima copertura possibile, fisica ed emotiva. Nudi, come al cospetto della morte.

IL VIDEO. Nei video diamo l'immagine che "la Morte" ha di noi. E’ uno sguardo sul contemporaneo: sfalsato e distorto, che ci restituisce un presente virtuale in antitesi con l’accadimento “live” della coreografia. Sul palcoscenico verticale (lo schermo), l'occhio della videocamera riflette la visione invadente e sempre presente dell'antagonista delle fanciulle. Il suono è quello silente del velato e inquietante respiro della morte, sospesa tra i quattro movimenti del quartetto d’archi.


La fanciulla:    Via, ah, sparisci!
                       Vattene, barbaro scheletro!
                       Io sono ancora giovane; va’, caro! 
                       E non mi toccare.
La morte:        Dammi la tua mano, 
                      bella creatura delicata!
                      Sono un’amica, non vengo per punirti.
                      Su, coraggio! 
                      Non sono cattiva.
                      Dolcemente dormirai fra le mie braccia!
                               (Matthias Claudius, testo del lied Der Tod und das Madchen, traduzione di P. Soresina)

Il nostro pensiero torna a posarsi sull’umano e su ciò che lo definisce: la vita e la morte, l’inizio e la fine sono i miracoli della nostra esistenza.
Ci sono argomenti così importanti e trasversali che spesso sono presenti e traspaiono in qualsiasi soggetto si voglia trattare. Sempre il tema del nascere e del morire, del cominciare e del finire, ci ha accompagnato pur nelle multiformi sfaccettature del nostro cercare, immaginare e comporre.
L'impermanenza dell'essere, delle forme che continuamente mutano, fino alla trasformazione finale e definitiva, che così come alla nascita, ci vede protagonisti incoscienti anche di quell'ultimo misterioso passaggio. Questo transitare da una forma all'altra, ha a che fare con l'arte coreutica e alla sua specialità nell'osservazione dei contorni delle forme nello spazio: la danza è portatrice di un tale compito, è essa stessa un balenare di forme che appaiono e scompaiono continuamente  trovando il suo senso proprio nella continuità e legamento delle sue immagini; per questo abbiamo indugiato proprio su quell'aspetto che potremmo definire "crepuscolare" della danza, colta, nelle nostre intenzioni, proprio nel suo attimo impermanente e transitorio. 
Abbiamo desiderato che il motore primo del lavoro fosse musicale: Der Tod und Das Madchen (La morte e la fanciulla), dedicato ad una “comune amica” dell’uomo, la Morte, lied e il quartetto a lui ispirato, scritto da Schubert nel 1824, all’età di 27 anni dopo essere stato molto male e aver capito che era più vicino alla morte di quanto non volesse credere.
Un esempio di musica che aspira all’infinito e accompagna l’ascoltatore oltre un’idea razionale, verso l’ignoto e il trascendente.
Lontani dalla nostra tendenza di inquadrare in un aspetto drammaturgico le immagini, abbiamo cercato di capire, di aprire, come chirurghi, il corpo della scrittura per scrutarne i vuoti, gli spazi cavi e mai come questa volta comporre è assomigliato a un eterno precipitare, a un fuggire da ogni fine, da ogni senso, come un procedere verso la morte senza mai morire…In attesa di quel momento che Blanchot definirebbe «intimità aperta» tra le danzatrici e gli spettatori, nel cui incontro l’opera può inverarsi.

 

Giulia Clai, « Sipario » , 6 marzo 2022:
MORTE E LA FANCIULLA (LA) - coreografia e regia Michele Abbondanza e Antonella Bertoni


Massimo Monticelli, « teatrionline » , 25 gennaio 2020:
La morte e la fanciulla al comunale di Ferrara


Eva Olcese, « L' Oca critica » , 10 dicembre 2019:
La morte e la fanciulla | non vengo per punirti


Beatrice Iasiello, « Rumor(s)cena » , 08 dicembre 2019:
Di continuo rincorrere della Morte verso la Vita danzata dalle tre Fanciulle


Estratti di rassegna stampa dopo NID PLATFORM 2019
Estratti


Andrea Porcheddu, « GliStatiGenerali.com » , 01 luglio 2017:
Da Castiglioncello: in scena "La Morte e la Fanciulla"


Margherita Landi, « EnricoPastore.com » , 04 luglio 2017:
La Morte e la Fanciulla - Compagnia Abbondanza Bertoni


Attilio Scarpellini, « DoppioZero.com » , 06 luglio 2017:
L'arte di cadere


Rossella Battisti, « Danza&Danza » , settembre 2017:
La Morte e la Fanciulla


Marinella Guatterini, « Il Sole 24 ore » , 06 agosto 2017:
La morte e la fanciulla. Vorticosi, vitalissimi fremiti.


Simone Azzoni, « Artribune.it » , 06 aprile 2018:
Danza. La morte e la fanciulla di Abbondanza Bertoni


Corona Perer, « Giornale Sentire » , 31 marzo 2018:
"La morte e la fanciulla", ma in scena c'è la vita


Giorgia Sossass, « QuestoTrentino.it » , aprile 2018:
"Show", "La morte e la fanciulla"


Federico Betta, « l'AltroQuotidiano.it » , 22 luglio 2018
Festival di danza. Prima romana per Abbondanza/Bertoni


Fabiola Pasqualitto, « CampaDiDanza.it  » , 27 luglio 2018
La morte e la fanciulla di Abbondanza/Bertoni, un lancinante capolavoro


Carlo Lei, « KLPteatro.it » , 2 agosto 2018
La morte e la fanciulla. L'intensità razionale di Abbondanza/Bertoni


Isabella Rossi, « UmbriaLeft.it » , 17 gennaio 2019

ITALIA

2017. Castello Pasquini – Castiglioncello (LI); Teatro LaCucina – Milano.

 

2018. Teatro Civico – La Spezia; Teatro Cantiera Florida - Firenze; Teatro Comunale di Gries - Bolzano; Teatro dell'Unione – Viterbo; Teatro Zandonai – Rovereto (TN); Teatro San Teodoro – Cantù (CO); Teatro Castagnoli - Scansano (GR); Teatro Vascello - Roma; Teatro Sanzio - Urbino (PU); Teatro Massimo - Cagliari (CA).

 

2019 Teatro Cucinelli - Solomeo (PG); Cineteatro Politeama - Bisceglie (BT); Teatro Comunale - Novoli (LE); Teatro Abeliano - Bari (BA); Lavanderia a Vapore - Collegno (TO); Teatro Toselli - Cuneo (CU); Teatro La Cavallerizza - Reggio Emilia (RE); Teatro Sociale - Trento (TN).

 

2020 Teatro Comunale - Ferrara(FE); Teatro comunale - Belluno (BL); Teatro Curci - Barletta (BAT)

 

ESTERO

2019 Teatro San Materno, Ascona (Svizzera)

Vincitore Premio Danza&Danza 2017 come miglior produzione italiana dell'anno.

Finalista Premio Ubu 2017

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