regia Michele Abbondanza
ideazione e coreografia Antonella Bertoni e Michele Abbondanza
con Eleonora Chiocchini e Marco Pericoli
scultura Adolf Vallazza
disegno luci Andrea Gentili
direzione tecnica Claudio Modugno
organizzazione, strategia e sviluppo Dalia Macii
amministrazione e coordinamento Francesca Leonelli
comunicazione e ufficio stampa Francesca Venezia
produzione Compagnia Abbondanza/Bertoni
coproduzione Bolzano Danza – Tanz Bozen
con il sostegno di Provincia Autonoma di Trento – Servizio attività culturali, Comune di Rovereto – Assessorato alla contemporaneità, Regione Autonoma Trentino – Alto Adige
Intervista ad Adolf Vallazza - Quotidiano Alto Adige del 18.04.2014
“Danza e scultura si completano e nessuna di loro perde il <<Duel>>” di Daniela Mimmi.
AV: (…) “L’arte è una, e si manifesta sotto tante forme: musica, pittura, scultura, danza, eccetera. Ed è bello, anche se non sempre facile, mescolare diversi tipi di arte. Antonella e Michele ci sono riusciti, perché hanno capito i miei lavori e il loro spirito: le mie scultura vanno toccate, accarezzate, sentite, vissute, annusate. Non solo esposte e guardate. Era bellissimo quando Eva diventava quasi un tutt’uno con il mio totem: la giovinezza e il legno antico, la vita e l’albero morto decenni o anche secoli fa”.
DM: Non ha tremato quando i suoi preziosi totem venivano scalati, piegati, trascinati, coperti, scoperti, calpestati? Un totem è stato anche rovinato.
AV: “No, ero tranquillissimo. Il mio legno antico diventa vivo quando viene toccato dalle persone vive. Cosa vuole che facciano nove bambini scatenati sul mio totem? Gli regalano la giovinezza e la voglia di vivere”.
Duel? Due! Scultura di materia e scultura di corpi. Legno, carne. Osmosi di opere a confronto. Quella totemica e quella umana. Il processo creativo si è mosso attraverso le reciproche possibilità di contemplazione e di dinamica, nella ricerca sinergica verso l’allucinazione di una nuova bellezza e di nuove architetture sentimentali.
“…e i due saranno una sola carne”.
Il totem di forma rettangolare (Albero della conoscenza del bene e del male), è posto in relazione a una coppia di interpreti, maschio e femmina, vorticosamente risucchiata dai giorni nostri all’indietro nel tempo, chiamata a rappresentare il primo uomo e la prima donna.
(M.A.)
DUEL. Adamo ed Eva è il primo atto dello spettacolo DUEL nato dall’incontro di Abbondanza/Bertoni con lo scultore altoatesino Adolf Vallazza, avvenuto nel 2014 in occasione dei suoi novant’anni, grazie a Fabio Zamboni, amico e giornalista.
E’ una Genesi in tre atti e tre totem.
Dal programma di sala dello spettacolo:
“Immaginando i tre totem come portatori di un'entità trascendente, abbiamo posto di fronte a essi, a turno, tre diverse tipologie di umanità, identificabili in tre diverse e successive generazioni. Per fare questo ci siamo ispirati al Libro della Genesi, in riferimento soprattutto alla primissima parte, la cosiddetta preistoria biblica.”
PRIMA GENERAZIONE/Adamo ed Eva.
SECONDA GENERAZIONE/Caino e Abele.
TERZA GENERAZIONE/Il Diluvio, dove il totem (quello tondo che accoglie il pubblico all’ingresso di Museion) diventava Arca che trasportava 9 bambini ai quali era affidato il terzo e ultimo atto dello spettacolo.