anno di creazione 1997
coreografia
MICHELE ABBONDANZA e ANTONELLA BERTONI
con
MICHELE ABBONDANZA, MARCO BALDAZZI, ALESSANDRO BEDOSTI,
ANTONELLA BERTONI, ANDREA CALEGARO, MARIATULLIA PEDROTTI, LAURA SCUDELLA
musiche
W. A. MOZART
collaborazione alla regia e drammaturgia
LETIZIA QUINTAVALLA e BRUNO STORI
ideazione luci
CRISTINA MASSARI
costumi
GIACOMO SEGA e BARBARA FRIZZI
collaborazione all’allestimento
LUCIO DIANA
fonica ed elaborazione sonora
MAURO CASAPPA
organizzazione
ELENA CERVELLATI
produzione
ARMUNIA-FESTIVAL DELLA RIVIERA, FESTIVAL ORIENTE OCCIDENTE, COMPAGNIA ABBONDANZA/BERTONI
in collaborazione con
COMUNE DI NAGO-TORBOLE, COMUNE DI ROVERETO
durata 65' - anno di creazione 1997
Esiste una versione da strada dello spettacolo, Mozart Strasse, con l’esecuzione delle musiche dal vivo per banda o per orchestra sotto la direzione del maestro Gianfranco Grisi.
L’hotel è un luogo di erotismo che sembra favorire la creazione e staccare l’anima dal suo letargo; un santuario della creazione con le sue vittime consenzienti, come un vaso di Pandora dal quale è scaturito ogni male ed ogni bene ed al fondo del quale è rimasta la speranza.
Leccami il culoe stiamocene allegriè vano brontolareè vano
borbottare e bofonchiareè questa la croce della vita;è vano
brontolaree allora stiamocene allegri e divertiamoci
W. A. Mozart
Che cos’è il genio se non quella forza produttiva da cui nascono le cose degne di mostrarsi al cospetto di dio e della natura, e che perciò hanno un seguito e sono durature. Tutte le opere di Mozart sono di questo genere; v’è in esse una forza creativa che continua ad agire di generazione in generazione, di generazione in generazione...
J. W. Goethe
Baffi e seni, carinerie e crudeltà, per un teatro osceno contro la depressione. Azioni e fissazioni. Un vecchio hotel. Un gruppo di persone. Un tempo che non è né bene né male, ma il bene e il male qui possono diventare il tempo. Dis-abbigliamenti. Relazioni che avvengono attraverso carinerie e crudeltà, tra i due estremi nulla, se uno beve il vino, l’altro è ubriaco. Se di giorno sorridono, di notte digrignano i denti.
Michele Abbondanza e Antonella Bertoni
In occasione di Mozart Hotel, la Compagnia ha collaborato con il pittore Wainer Vaccari, il quale ha gentilmente concesso alcuni suoi disegni per la pubblicazione del programma di sala dello spettacolo.
Lo spettacolo si sconsiglia ai perbenisti, ne potrebbero rimanere scossi.
Cristina Armeni, “Il Tempo”, 14 agosto 1997
Originale, velocissimo, carico di energia e di soluzioni imprevedibili, Mozart Hotel è un lavoro attraversato da un’indubbia freschezza inventiva, molto ben secondata da un gruppo di giovani danzatori che sanno abbinare una gestualità fluida e deliziosamente surreale a una vena interpretativa scintillante e ironica.
Maurizia Veladiano, “Il Giornale di Vicenza”, 19 agosto 1997
Rimarchevoli le parti destinate alla valorizzazione dei talenti individuali -splendida, come sempre, Antonella Bertoni- belli i momenti d’assieme, [...] originali le idee.
Luana Bombardi, “Il Resto del Carlino”, 19 agosto 1997
Il tema portante del Festival Oriente Occidente ‘97 è sembrato l’erotismo, nelle sue forme passionali [...] e nelle sue forme giocose, con la danza di strada della Compagnia Abbondanza-Bertoni. Il loro Mozart Strasse itinerante nelle vie di Rovereto, dove il genio salisburghese passo per ben tre volte, è il più grande successo del cartellone di quest’anno.
Elisa Vaccarino, “Il Giorno”, 15 settembre 1997
Oriente Occidente [...] ha avuto i suoi due punti forti in Trisha Brown e nel nuovo particolare allestimento che Antonella Bertoni e Michele Abbondanza hanno dato al loro Mozart Strasse. [...] Questo giardino delle delizie corporee ha mostrato la possibilità nel racconto coreografico dell’ironia e dell’intelligenza.
Gianfranco Capitta, “Il Manifesto”, 20 settembre 1997
Splendido sostegno musicale, dunque, per questo spettacolo ironico e irriverente, spiritoso e frizzante, tanto dolce e invitante da eccitare anche una platea infreddolita e umidiccia che non solo per scaldarsi ha applaudito con grande entusiasmo. E non si poteva fare altrimenti. Lo spettacolo è garbato ma soprattutto è nuovo, è fresco e ricco di inventiva.
Aurora Marsotto, “Il Sole-24 ore”, 21 settembre 1997
Mozart Hotel è il primo titolo per un gruppo piuttosto numeroso [...] del duo Abbondanza-Bertoni, coreografi-interpreti che hanno deciso di lasciarsi alle spalle l’immagine di “fidanzatini” della danza per manifestare una maturità conquistata e un’originalità che spicca nel panorama dei lavori contemporanei italiani.
Elisa Vaccarino, “Balletto Oggi”, novembre 1997
Il gioco è spesso irresistibile e le lezioni d'amore impartite dalla brava Bertoni e dall'intrigante Abbondanza sono solo sensualmente accattivanti, l'eros è familiarità tra i corpi e libertà intellettuale.
Valeria Crippa, "Corriere della Sera", 10 luglio 1998
Bravi, potenti, veloci i simpatici locandieri, Abbondanza e Bertoni, ormai consolidati in un linguaggio autonomo ricco di preziose annotazioni, che con gli inibiti motociclisti hanno creato un divertissement di candida sensualità.
Aurora Marsotto, "Il Sole-24 ore", 26 aprile 1999
Spiritoso e divertito, lo spettacolo attinge a un repertorio di gesti cosiddetti “volgari”. Insistiti e ripetuti, questi gesti perdono l’enorme peso sotto cui li schiaccia la morale comune per diventare innocenti e innocui, come certi giochi dei bambini.
M. M., “Corriere Adriatico”, 28 gennaio 1999
[...] ironico, sensuale, infantile, come il divino fanciullo [...].
Elisa Vaccarino, “Il Giorno”, 2 aprile 1999
Lo stereotipo del Mozart libertino diviene il pretesto per costruire uno spettacolo molto malizioso ma per nulla volgare, ironico e ricco di umori, innervato di gran ritmo ed energia.
Cesare Fertonani, “Amadeus”, luglio 1999
La vicenda, poco più che un pretesto, con una buona dose di tensione, è marcata da una danza fortemente teatralizzata e violenta, suggellata dalle note del Concerto n. 25 in sol minore di Mozart, a tratti “sparate” a tutto volume. Una danza capace di comunicare momenti di sofferta intensità, vero punto di forza dello spettacolo, e che perfino quando è maggiormente ironica è venata da una profonda consapevolezza dell'ambiguità e dei contrasti della condizione umana.
Daniela Cecchini, “Giornale di Sicilia”, 29 aprile 2000
ITALIA
1997. Festival della Riviera - Castello Pasquini - Castiglioncello (LI) (1° nazionale); Bassano Opera Festival – Teatro Astra - Bassano (VI); Arena all’aperto – Brisighella (RA); Festival Oriente/Occidente – Teatro Zandonai - Rovereto (TN); Passeggiata coperta di Cagliari - Cagliari.
1998. Teatro Auditorium - C.S.C. S. Chiara – Trento; Festival Adda Danza - Castello Visconteo – Trezzo d’Adda (MI); Gardadanza – Piazza – Sirmione sul Garda (BS); Ascoli Piceno Danza - Ascoli Piceno; Arena di Verucchio (RN).
1999. Teatro Annibal Caro – Civitanova Marche; CRT Teatro dell’Arte – Milano; Palazzina Sabatelli – S. Ippolito.
2000. CRT Teatro dell’Arte – Milano; Teatro Libero – Palermo.
ESTERO
1997. Danse à Lille - Opéra - Lille (Francia); Salzburg – (Austria)