di
MICHELE ABBONDANZA e ANTONELLA BERTONI
con
SILVIA BERTONCELLI, ELEONORA CHIOCCHINI, TOMMASO MONZA
luci
ALBERTA FINOCCHIARO e ANDREA GENTILI
organizzazione e ufficio stampa
DALIA MACII e FRANCESCA LEONELLI
produzione
COMPAGNIA ABBONDANZA/BERTONI
con il sostegno di
MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI – DIP. SPETTACOLO
COMUNE DI ROVERETO - ASSESSORATO ALLA CULTURA
ringraziamo
CENTRALE FIES, FRANCESCO PERNIGO
durata 50' - anno di creazione 2009
Uno sciocco non entra, non siede, non sta in piedi, non si alza, non tace, non si muove come gli altri uomini.
Solo il primo sta, il secondo siede e il terzo può solo andare.
Consumano il loro tempo in una paradossale umanità dell’assurdo, unico loro modo elementare di comunicare, doppiando attraverso un uso cartonisticamente onomatopeico le loro silenziose azioni.
Rimangono nell’imminenza di un accadimento e nell’attesa di un qualcosa che non succede.
Di questo si alimentano per continuare nel loro volere senza oggetto.
PERCHE’ SCIOCCHI?
-Perchè hanno il coraggio di commettere le sciocchezze che il cuore chiede loro.
-Perchè la loro stupidità si potrebbe scambiare per genio e speranza.
-Perchè non esiste sciocchezza comica al di fuori di ciò che è propriamente umano.
-Perchè gli sciocchi possono indossare tutti i vestiti della verità; mentre la verità ha un abito solo ed
è sempre in ritardo.
-Perchè intuiscono, suggeriscono l’assurdo e sono più disperanti del tragico.
-Perchè da Adamo in poi non sono la maggioranza.
M.A.
PIU’ STUPIDO DI COSI’ SI MUORE
(Petrolini)