ERECTUS
Pithecanthropus
progetto, regia e coreografia
MICHELE ABBONDANZA e ANTONELLA BERTONI
coreografie in collaborazione con i danzatori
MARCO BISSOLI, FABIO CAPUTO, CRISTIAN CUCCO, NICOLAS GRIMALDI CAPITELLO
musiche
CHARLES MINGUS: Pithecanthropus Erectus
luci
ANDREA GENTILI
regia video
SEBASTIANO LUCA INSINGA
realizzazione video
JUMP CUT
organizzazione
DALIA MACII
amministrazione e logistica
FRANCESCA LEONELLI
stampa e comunicazione
SUSANNA CALDONAZZI
con
FEDERICO VISINTAINER
produzione
COMPAGNIA ABBONDANZA/BERTONI
con il sostegno di
MiBACT DIREZIONE GENERALE PER LO SPETTACOLO DAL VIVO
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO – SERVIZIO ATTIVITA’ CULTURALI
COMUNE DI ROVERETO - ASSESSORATO ALLA CULTURA
REGIONE AUTONOMA TRENTINO ALTO ADIGE / SUEDTIROL
un ringraziamento particolare a
DANIO MANFREDINI e TOMMASO MONZA
ringraziamo inoltre
RICCARDO BRAZZALE
durata 55' - anno di creazione 2018
Progetto triennale POIESIS 2017/2019:
La morte e la fanciulla - Franz Schubert (2017)
Erectus - Charles Mingus (2018)
Pelleas e Melisande - Arnold Schoenberg (2019)
L’uomo è un animale mancante di sé.
La mancanza è la sua nudità.
(J. Derrida)
Proseguiamo, come nella parte prima del progetto Poiesis “La morte e la fanciulla”, nella traduzione stenografica e minuziosa di una partitura musicale in segno scenico: nel tentativo di trasformare musica e corpi in suono da vedere.
Abbiamo trovato la musicalità necessaria nel genere del free jazz, segnatamente nell’album storico (1956) di Charles Mingus: Pithecanthropus erectus.
In scena quattro danzatori, per dare forma, in questa seconda parte, ad un punto di vista (inteso anche come “stato” e “posizione”), maschile.
Attraverso il genio di Charles Mingus e la sua sperimentazione e polistrumentismo, tentiamo un possibile poliformismo del marziano maschio del ventunesimo secolo.
In ascolto di questo “libero jazz” restituiamo corpi in libertà, sfrontatezza e rottura delle convenzioni. Attraverso una musica dalla radice nera, disfiamo e mescoliamo i codici della danza (bianca) che vengono riconosciuti a tratti, ma composti in modo selvatico, libero, imprevedibile; come “risputati” da questi danzatori in libertà che portano un background diverso tra di loro. E’ uno scardinare la disciplina dentro cui si muove l’umano, verso un’origine di spaccatura, di nascita, di uomo nuovo, dionisiaco.
La pelle degli interpreti è ancora una volta l’unico abito scenico: la nudità per superare il concetto di danzatore e arrivare a vedere l’uomo. Il corpo. Di esemplari maschi. Di maschi esemplari.
Come nel free jazz siamo lontani da qualsiasi narratività per avvicinarci ad una zona più astratta e performativa.
Il racconto è nella forza coreografica che non “spiega” ma condivide gioco e libertà fisica.
Nel plot drammaturgico, decortichiamo e scopriamo l’anima animale in un anelito verso ciò che è all’origine della coscienza, come se nell’animale ci fosse lo specchio dell’umano. Attraverso le immagini video accostiamo la fatica, sudore e l’essere degli interpreti, a quello dell’animale a loro bestialmente diverso e somigliante.
Dal caravaggesco e femminile "La Morte e la fanciulla", al Masaccio di “Erectus". Svelato, esibito, esterno. Così come il pitecantropo maschio è fatto.
Con tutti gli occhi la creatura vede
l’aperto. Solo i nostri occhi sono all’indietro
rivolti e completamente schierati intorno a essa
come trappole intorno al suo libero esito.
Ciò che è fuori lo sappiamo soltanto dal viso
dell’animale; e già fin dall’inizio il bambino
lo si piega, lo si costringe a vedere soltanto
figure all’indietro e mai l’aperto, quello che
sì profondo è nel volto animale. Libero da morte.
(VIII Elegia-Elegie Diunesi, Rainer Maria Rilke)
Francesca Pedroni, « Il Manifesto » , 07/12/2019:
Musica e Movimento: i vocabolari nascosti del corpo
Paolo Crespi, « Hystrio » , 4/2019:
Erectus: Il grado zero dell'umano
Giuseppe Di Stefano, « D&D »
Erectus: La danza maschile e il free jazz
Stefania Zepponi, « KLPteatro.it » , 10 agosto 2018:
Erectus: Abbondanza/Bertoni nell'animalità di Mingus
Laura Timpanaro, « saltinaria.it » , 01 settembre 2019:
Erectus: Abbondanza/Bertoni Teatro La Cucina
Michele Ciardulli, « milanoteatri.it » , 15 luglio 2019:
Uno sguardo su Erectus
ITALIA
2018: Teatro Rossini – Civitanova Danza – Civitanova Marche – PRIMA ASSOLUTA
Auditorium Melotti – Festival Oriente Occidente – Rovereto (TN)
2019: Teatro Sanzio – Urbino (PU); Teatro LaCucina – Festival da vicino nessuno è normale – Milano