Rossela Battisti, << RumorScena >> settembre 2024
"Creare su un soggetto a tema può essere un sentiero scivoloso, soprattutto quando c'è un precedente molto riuscito che crea aspettative. Ma il rodato duo vive nel motto "paura non avere" e si lancia volentieri in nuove avventure, senza tener conto di formati o successi passati. Identico è l'approccio astratto, minimalista della coreografia (...). Viro si contrae a due personaggi, abbassa le luci, si ingrigisce come i capelli degli interpreti, che abitano vestiti ambigui (...). Un po' ragazzi e un po' uomini fatti che non sanno rinunciare all'eterna giovinezza. Un po' maschi ma con una spruzzata di femminino. Liquidi. Come appare l'identità del maschio contemporaneo."
"Viro": il maschio è un centauro grigio, malinconico e ferito